Buongiorno cari lettori, eccoci a un'altra tappa della rubrica "La vostra voce" , un'idea nata in collaborazione con il blog Un tè con la Palma, per dare voce e spazio ai vostri scritti.
Oggi vi parleremo di "Un cuore in divisa" di Silvia Mero.
Titolo: Un cuore in divisa
Autore: Silvia Mero
Casa editrice: self publishing
Genere: military/second chance romance
Prezzi: 1.99 € ebook, 12.00€ cartaceo
La vita toglie.
La vita dà.
Questo è ciò che mi ripeto da quando mi è stato strappato il mio più grande sogno. Ho scelto di chiudere i sentimenti fuori dalla mia vita, concentrandomi sul lavoro e sull’obiettivo di rendere il mondo un posto migliore.
Poi...
Un tornado, forse mandato dal destino, mi ha travolto.
Sono il maggiore Matthew Gallagher e questa è la mia storia.
Ecco 𝟱 buoni 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿e il romanzo:
1) è un military romance diverso dal solito, poiché non si parla solo dell'amore fra i protagonisti ma anche della crudeltà della guerra e dei legami fra i soldati
2) è ricco di emozioni
3) trasporta in un mondo lontano, che pensiamo non toccarci, ma che in realtà fa parte del nostro quotidiano
4) i protagonisti hanno un passato difficile, ma entrambi, grazie al destino, riescono a ritrovare una seconda possibilità che vi farà vedere quanto può essere forte l'amore
5) non è lungo, vi porta via poco tempo ma di qualità
1) Da quando avevo ricevuto una seconda possibilità, avevo dato un cambio netto alla mia vita. Dopo la laurea in medicina e la specializzazione in traumatologia, a causa dei miei problemi di salute dovetti chiedere un lungo congedo dall’esercito. Questo aveva arrestato la mia carriera come medico militare relegandomi al ruolo di tenente. Non ne fui scoraggiata, anzi, grazie alla missione presso la base militare di Delaram, con un ospedale role 2, mi rimboccai le maniche, sicura più che mai di raggiungere tutti quei traguardi che, per troppo tempo, avevo dovuto evitare.
Ricordo che quando ricevetti la convocazione per questa base, la mia decisione di partire dovette superare l’ostinata opposizione dei miei genitori che non avevano intenzione di vedermi in pericolo costante, in un angolo di mondo dimenticato. Ma avevo combattuto con tutte le mie forze e alla fine, come spesso accadeva, avevo ottenuto ciò che desideravo.
2) Mi persi in quelle sfumature di blue, in quel mare infinito che, invece di lasciarmi affogare, stava tentando di riportarmi a riva. «Ti vedo» sussurrai poggiando la fronte sulla sua. «Vedo solo te».
Mi sorrise dolcemente, facendo incespicare il mio cuore. «La morte non può essere fermata, fa parte del viaggio che tutti noi dobbiamo compiere. Dobbiamo solo imparare a conviverci. Tu, più di chiunque altro, hai dovuto superarne tante, ma…» fece un respiro profondo stringendosi ancor di più a me. «Sei anche la persona più forte che io conosca e, stavolta, non sei solo. Sarà difficile per il tuo amico, ma è vivo e si riprenderà.» Carezzò la mia guancia.
In quel momento capii.
Capii che sarebbe esistita solo lei per me, che non c’era modo di estirparla, era entrata troppo in profondità. Presi coraggio.
«Ti amo così tanto» pronunciai in un fiato.
Sgranò gli occhi, restando senza parole e io non le diedi il tempo di crearne di nuove.
«So che forse ti saresti immaginata un modo diverso per ricevere una dichiarazione, ma… Addison, io ti amo. Non posso continuare senza dirtelo, soprattutto quando, in una situazione come la nostra, ogni momento potrebbe essere l’ultimo. Non posso stare senza di te, non più… io...» Le mie parole si persero tra le sue labbra che si erano fiondate sulle mie.
La sua lingua si fece spazio incontrando la mia, generando una danza di cui sapevo i passi anche senza averli mai imparati.
«Non dire altro» sussurrò. «Ti amo anche io, maggiore Gallagher».
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