Buongiorno cari lettori, oggi vi segnaliamo l'uscita di non uno, ma ben due romanzi di Sara Masvar: "Blackburn Feathers A-SIDE / B-SIDE"
Titoli romanzi:
Blackburn Feathers A-SIDE The end of the beginning
Blackburn Feathers B-SIDE The return of the past
Autore: Sara Masvar (IG @saramasvar)
Genere: Dark romance, music romance, narrativa
Numero pagine: A-SIDE 310pg - B-SIDE 330pg
Casa editrice: Indipendently Published
Data di uscita: 21 aprile 2021
Prezzo E-book: 1.99€ l’uno
Prezzo cartaceo: 13.99€ l’uno
Disponibile su Kindle Unlimited
Disponibile BOOKISH BOX con gadget personalizzati homemade contattando l'Autrice o @ipsumbooks
Canzone: Blackburn Feathers – Rock and Cold
A-SIDE
Lena Vegas è tornata e questo può voler dire solo una cosa. Problemi. La reunion dei Blackburn Feathers andrà come Crystal McCornish, storica manager del gruppo, se l'era immaginata? Riusciranno i BBF a tener testa alla scorbutica vocalist italiana, tutta fuoco e tatuaggi? Sapranno affrontare insieme tutti i loro mostri oppure il passato arriverà a chiedere, finalmente, il conto?
A- SIDE tracklist
Lena Vegas back in town
I am the viking
A special (boy) secret
Micheal time!
The destiny of a duke
New man / new love
Red hair don't care
Pretty little Bobby
Get lost, old bitch
B-SIDE
L'opening date e il tour mondiale sono alle porte. Non si torna indietro. Lo sanno bene i Blackburn Feathers e tutti quelli che girano loro intorno. Quanto costa andare avanti per chi è ancorato al proprio passato? Come si esce da un tunnel di scelte sbagliate e decisioni complicate? Chi, dei BBF, sarà disposto a non mollare anche quando tutto sembrerà perduto?
B-SIDE tracklist
My sweet Martha
Sadness of a drumaman
Best love in the world
Jeremy chooses her fate
Remember Las Vegas
Goodbye, Charlie Ray
Are you lost, voce del sud?
Rock & Cold
Burn with fire, live like feathers
SLOGAN
Nel tuo nero inferno, bruci come il fuoco o vivi leggero come una piuma?
ESTRATTI A-SIDE
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È quello l’effetto che Marilena ha su Charlie. Gli fa perdere il controllo, gli scatena dentro una rabbia inaudita, abbassa ogni sua difesa. Gli tira fuori il peggio. Non c’è buonsenso che tenga, quella ragazza è una calamità per le azioni di dubbio gusto. E Charlie Ray, con lei, è come un animale in gabbia. Sempre sul pronto di esplodere e fare male.
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Sono cinque ragazzini, avranno massimo venticinque anni. “Stanno bene insieme, sono forti!” gli ha detto Julian, l’assistente. Da quel video Crystal è riuscita a carpire le informazioni più importanti. Il batterista è un tipo energico, fa cose folli, pare anche un bel ragazzo. Il bassista è bassino, la pelle olivastra e i tratti mediterranei, forse è arabo ma sa già che quel piccolo disguido, nel caso, si risolverà. Anche lui, per fortuna, è piuttosto carino. Il chitarrista è un armadio, alto e muscoloso, decisamente bello ed energico. Potrebbe essere suo figlio, certo, ma uno così lei se lo scoperebbe volentieri. Il tastierista, che pare anche chitarrista e voce, è alto ma longilineo, ha i tratti dolci, sorride sempre. Una checca, forse. E poi c’è la ragazzetta, quella che canta. Bassa, minuta, i capelli lunghissimi, il viso aguzzo, la voce vibrante, l’energia sul palco di cento uomini. È chiaro, lei è il cuore del gruppo. Ha una voce straordinaria, una bellezza un po' esotica, fuori dal comune. La sua presenza scenica è inusuale. Canta e corre, salta sugli amplificatori, si inginocchia e mima il suonare con le mani in aria poi si rialza con uno scatto e ancheggia sensuale, fa linguacce e strizza gli occhi al pubblico che, in pieno delirio, cerca di toccarla. Il video termina lì, la donna sorride. È il leone da palco che da anni sta cercando.
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E se la ricorda, quella prima canna, un unico tiro per davvero, prima del secondo giorno sul palco. I muscoli che si sciolgono, la tensione che svanisce, l’agitazione che lascia il posto al “take it easy, bro”. Sale sul palco rilassato, convinto di non dover dimostrare niente a nessuno, nemmeno a se stesso, libero da ogni paura e da ogni fobia. È, finalmente, se stesso.
E poi le canne non bastano più.
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Si volta a guardare gli altri, hanno tutti sul volto espressioni sconvolte. Ci sono ancora tante cose che ognuno di loro dovrà spiegare agli altri, cose che hanno sempre evitato di dirsi, cose sulle quali pensavano di poter sorvolare.
Ma andranno avanti. Supereranno anche quella. Ce la faranno perché, cazzo, loro sono i Blackburn Feathers.
ESTRATTI B-SIDE
«Qualsiasi cosa includa Lena Vegas è un problema, Sullivan» sbuffa «ma dopo aver parlato praticamente con tutti tranne che con lei dovresti esserci arrivata anche da sola.»
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Perché Nino mi ha salvata, mi ha tirata fuori dal buco nero in cui vivevo, Nino si è preso il mio bagaglio di orrore, Nino mi ha protetta come nessun altro abbia mai saputo fare. Nino avrebbe fatto di tutto per me.
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«Che cazzo pensavi di fare, Charlie Ray?»
«Non lo so.»
«Portatelo nel suo camerino e tenetelo confinato lì dentro, a costo di doverlo legare al muro. Una sceneggiata del genere era l’ultima cosa di cui avevamo bisogno in questo momento.» Indica Lena, ancora intontita da ciò che le sta intorno. «L’ultima cosa di cui lei, soprattutto, aveva bisogno.»
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Non sai un cazzo, Charlie Ray. Non puoi star lì a giudicarmi, senza sapere nulla. Io vivo ancora qui, nell’inferno che mi merito, in balia del dolore caldo che mi opprime le viscere, in balia dei rimorsi e dei rimpianti, in balia di tutti i miei morti, unica preda dei miei tormenti. Da sola, non c’è spazio per nessun altro.
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Trema. Inspira. Chiude gli occhi. Scuote tutto il corpo minuto, come se un brivido prepotente avesse preso completo possesso di lei. Espira. Riapre gli occhi. Indossa il suo ultimo outfit. Pantaloni di pelle, una grossa cintura borchiata che pende da un lato, le solite Vans tempestate di fiamme rosse e piume nere, un crop top bianco ottico e il Chiodo. Si dà un ultimo sguardo al grosso specchio obliquo presente nel camerino. Il suo sguardo è appesantito da uno smokey eyes e un rossetto nero le bacia le labbra sottili mentre i capelli corvini sono legati in una coda alta vintage. Se lo ripete come un mantra, mentre si guarda.
Lo specchio riflette l’immagine della Lena che tutti si aspettano.
Sara Masvar, classe 1987, metà ligure metà veneta. Rocker, cinefila, nerd, mamma. Autrice self per scelta. Ogni singola passione si riflette sul modo di scrivere e vivere. Il motto “Scrivo strana, vivo drama” rappresenta al meglio lei, il suo stile di scrittura, spesso anche i personaggi che racconta.
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