La vostra voce: "I Am, l'autonomia di uno scheletro" di Sara Tramonte

Buongiorno cari lettori, eccoci a un'altra tappa della rubrica "La vostra voce" , un'idea nata in collaborazione con il blog Un tè con la Palma, per dare voce e spazio ai vostri scritti.

Oggi vi parleremo di  "I Am, l'autonomia di uno scheletro" di Sara Tramonte.


Titolo: I Am, l'autonomia di uno scheletro 
Autore: Sara Tramonte 
Casa editrice/self: Independently published (24 agosto 2020), amazon
Genere: romanzo formativo, narrativa mainstream
Prezzi: versione ebook 3,38 € (gratuito con kindle Unlimited); versione cartacea 9,99 €
Link d'acquisto: ebook; cartaceo;







Un viaggio tra strada e parco, casa e bar, alla ricerca di una risposta che valga abbastanza da saziare la domanda. Tra inadeguatezza e un esser schivi verso la società e il proprio animo, il Personaggione abituato alla sua apatia, nella sua casa svuotata da frivolezze e addobbi, pone all'esterno il mondo, chiudendosi a riccio. Sarà l'aver dimenticato le chiavi a casa, l'ostacolo che lo obbligherà a reagire?






Piuttosto che stendere da autrice cinque buoni motivi per leggere I Am, mi sono affidata a due lettori del manoscritto, questo il risultato: 

1) un gioco introspettivo, uno specchio e un viaggio nell'io che vale la pena compiere

2) un testo che andrebbe riletto a ogni lustro della vita, per scoprire nuove sensazioni e punti di vista

3) è una sfida: lo capirai come lo ha strutturato l'autrice o lo interpreterai in un modo che sorprenderà anche lei? 

4) Induzione alla riflessione, evasione, generale ottima esplosione d'emozioni, e amarezza e risate in contemporanea 

5) essenziale: in due orette lo si legge e in due orette ti fa riflettere molto








"Chi sono? Una persona qualsiasi, con un qualsiasi nome in un qualsiasi mondo. Ecco chi sono."

"Io non credo nel lieto fine. Io credo nei morsi e i loro segni sulla pelle. I denti caduti. Le labbra tagliate."

"Ognuno è piromane di se stesso in un modo o nell'altro e tutti abbiamo un lato che ci spegne. Placa. Tramortisce. Io non sono sicuro di aver incontrato me stesso, sono più che certo di averlo abbandonato in un vicolo cieco."

"Speri che niente scalfisca la pietra e quando la roccia si frantuma in urla d'incomprensione, rotte nel tono di voce rimasto sulla punta della lingua, capisci che sei solo un uomo. E non osi. Non riesci. Fallisci prima ancora di attuare."

"La vita è burlona, scambia un sacco di maschere per farti conoscere le sue espressioni, me l'immagino come vapore incapace di definirsi in un volto, allora, come affetta da disturbi di personalità, compare nelle mille facce d'uomo che incontri per strada."

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